Docenti senza test in Alto Adige: ipotesi congedo non retribuito
BOLZANO. È la scuola il nodo principale attorno alla quale ruotano le maggiori riflessioni sulle conseguenze dello screening di massa in Alto Adige. Pubblicata ieri l’ordinanza numero 71 che riapre le porte alla didattica in presenza alla primaria e alla scuola dell’infanzia, ora bisognerà risolvere il nodo degli eventuali positivi tra i docenti e di chi non si sottoporrà al test. La prima eventualità potrebbe portare allo slittamento nella ripartenza di alcune classi in presenza mentre per la seconda, come riporta oggi il Corriere dell’Alto Adige, ieri a tarda sera i vertici provinciali hanno ipotizzato di utilizzare il congedo non retribuito. Impraticabili sarebbero le strade degli incentivi e delle ferie.
Intanto i tamponi rapidi per i docenti ed il personale scolastico potrebbero diventare periodici in modo da avere un monitoraggio costante sul mondo della scuola ed evitare possibili focolai.
Alan Conti
AGGIORNAMENTO 9.41. Sindacati ed assessorato questa mattina hanno ribadito la linea della volontarietà del test con la possibilità di recarsi ad insegnare anche per chi non si sia sottoposto al test come riferito agli stessi sindacati ieri pomeriggio senza alcuna nuova riunione ieri sera.