Riapre Castel Tirolo con una mostra su fascismo e nazionalsocialismo
TIROLO. Venerdì 15 marzo riparte la nuova stagione a Castel Tirolo, sede del Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano. Oltre all’esposizione permanente sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri, ai portali romanici e alla cappella di San Pancrazio con preziose pitture murali gotiche, nel 2019 Castel Tirolo propone tre nuove mostre temporanee.
Da metà aprile la mostra “I miti delle dittature. L’arte durante il fascismo e il nazionalsocialismo” illustra, sulla scorta di opere d’arte figurativa, i primi decenni dell’Alto Adige nel Regno d’Italia, la progressione economica, l’immagine di se stessa della società e l’emergere di forze antidemocratiche.
Contemporaneamente – e a 80 anni dall’accordo sulle Opzioni – sarà di scena la mostra “La valigia delle Opzioni. Il caso della famiglia Brugnoli”, che ricostruisce il destino di una famiglia di optanti, quella di Josef Brugnoli, trasferitasi nel 1940 da Bolzano a Innsbruck.
A fine luglio, infine, sarà la volta di “Maximilianus. L’arte dell’imperatore”. L’esposizione focalizza la figura di Massimiliano come padre dell’utilizzo delle immagini a fini di propaganda in età moderna e come promotore di sé stesso e del proprio ruolo. In occasione dei 500 anni dalla sua morte, il museo di Castel Tirolo raccoglie e presenta per la prima volta le tracce dell’intervento diretto di Massimiliano sui suoi progetti artistici.