Stati Uniti, sciopero del sesso delle donne contro le leggi anti aborto
WASHINGTON (Stati Uniti). Il diritto all’aborto è al centro della polemica politica negli Stati Uniti. Aumentano, infatti, gli Stati che approvano leggi restrittive scatenando la protesta di diversi movimenti. L’attrice Alyssa Milano ha invitato, provocatoriamente, le donne allo sciopero del sesso con un messaggio su Twitter dopo l’adozione di misure limitanti in Georgia. “Fino a quando le donne non avranno il controllo legale sui propri corpi non possiamo rischiare di rimanere incinte. Lancio lo #Sexstrike fino a quando non avremo indietro il nostro corpo”. Le condivisioni sul social sono arrivate a 40.000.
Nel 1973 la Corte Suprema stabilì, nella sentenza “Roe contro Wade”, il diritto della donna di interrompere la gravidanza fino a quando il feto non si trova nelle condizioni di sopravvivere autonomamente fuori dall’utero: di norma 24/28 settimane. In tre Stati (Mississippi, Ohio e Georgia) del Paese il limite è stato abbassato a 6 settimane quando il feto si trasforma in embrione e si avverte il battito del cuore. Dopo le 6 settimane aborto vietato anche in caso di stupro o incesto con pena fino a 10 anni di carcere per i trasgressori. In Arkansas, Kentucky e North Dakota la nuova legislatura è stata bloccata dalle Corti Federali ma il movimento “Pro Life” intende portare la questione alla Corte Suprema ridiscutendo la misura del 1973.
Alan Conti
Infografica Corriere della Sera