Riparte il Mar Rosso ma l’Italia è al palo
MILANO. C’è una frontiera dove l’Italia corre seriamente il rischio di rimanere al palo. E’ quella del Mar Rosso. Mentre il governo nelle ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza delude le aspettative del collega al Turismo Massimo Garavaglia sull’apertura cdi corridoi turistici verso l’Egitto ci sono Paesi che hanno già messo la freccia. Spagna e Germania, per esempio, hanno intensificato voli ed offerte verso le principali mete del Mar Rosso come Sharm El Sheikh o Hurghada.
A fare la parte del leone, tuttavia, è la Russia che registra il 100% delle prenotazioni sui posti nei voli e nelle camere d’albergo disponibili nonostante i prezzi siano mediamente del 50% superiori allo stesso periodo prima della pandemia. La riapertura è datata 9 agosto ma i voli sono stati ampliati dallo scorso 27 agosto arrivando a 60 da Mosca (oltre a 4 voli su 46 scali regionali per un totale di 200) verso Sharm ed Hurghada. Un modo per far scendere ancora i prezzi.
Dal canto loro anche le compagnie aeree come Albastar, Wizz Air o Air Arabia Egypt stanno intensificando le rotte verso l’Egitto. Brussels Airlines dal 31 ottobre tornerà a volarci per tre volte la settimana. Nel frattempo l’Italia attende.
Alan Conti
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