Nascono i ravioli ucraini: la solidarietà in cucina

La solidarietà si può dimostrare anche in cucina. Nel suo piccolo l’idea avuta da un ristorante cinese al civico 3829 di Main Street di Culver City (città cuore del cinema e della vita notturna in California attaccata a Los Angeles) rientra tra quelle molto originali e sicuramente “instagrammabili”.
I RAVIOLI UCRAINI
Chef Shirley Chung del Ms Chi Cafè, dunque, si è inventata i ravioli della libertà colorandoli di un brillante giallo e blu (i colori della bandiera ucraina). Acquistandoli il 100% del pagamento andrà a finanziare progetti di sostegno umanitario nel Paese attaccato dalla Russia. Precisamente sarà versato al World Central Kitchen e Unicef.
UN RIPIENO DEDICATO
Nel dettaglio questi ravioli sono ispirati alla tradizione ucraina anche nella loro realizzazione effettuata completante a mano. Il ripieno è di pollo, funghi arrostiti, verza stufata e topinambur (che nasce da un girasole simbolo floreale di Kiev). Il tutto viene poi spolverato con l’aneto e, a piacimento, accompagnato dalla salsa di rafano. Vengono venduti anche online utilizzando la piattaforma Goldbelly.
LA RACCOLTA FONDI CON I RAVIOLI
Ogni settimana il ristorante su Instagram comunica quanti ordini sono arrivati riportando le donazioni. Dalla partenza sono state 72 in due giorni. Nella raccolta fondi semplice su Instagram, invece, è arrivato un totale di 335 euro con obiettivo fissato a 2.759 euro. Numeri destinati a crescere (dall’Italia si può contribuire su Instagram dai post dedicati sul profilo di Chef Shirley Chung).
LA SOLIDARIETÀ CON IL CIBO
Ms Chi Cafè, comunque, non è l’unico nella zona a usare il cibo come volando perché a West Hollywood un cocktail bar ha creato il “Pruzhnyy” (resilienza in ucraino) a base di vodka ucraina Khor. Alcuni panifici della California, invece, stanno realizzando gli hamentaschen: biscotti di tradizione ebrea associati alla resistenza.