Covid 19, a che punto siamo con le cure? Tra paracetamolo, antivirali e cortisone
BOLZANO. Mentre si parla molto di vaccino c’è un altro binario della lotta al Covid 19 che non va dimenticato: quello delle cure. A che punto siamo? Il Corriere della Sera ha fatto il punto con l’infettivologo del Sant’Orsola di Bologna Pierluigi Viale.
IL CORTISONE. Grande attenzione viene posta al cortisone: “Le linee guida prevedono di somministrarlo quando il paziente si aggrava a causa dell’eccessiva risposta immunitaria a causa dell’infiammazione. Bisogna stare attenti a non darlo troppo presto perché potrebbe facilitare la progressione del virus”
COME CI SI CURA A CASA. “Posto che non esistono farmaci specifici per bloccare Sars Cov 2 o la polmonite ci sono comunque delle procedure di cura elencate in una circolare del ministero della Salute. A casa si utilizza il paracetamolo per abbassare la febbre e gli anti infiammatori per dolori muscolari o articolari. Il cortisone entra in gioco se la situazione non migliora entro 72 ore dalla comparsa dei sintomi”
COME SI CURA IN OSPEDALE. “Il cortisone costituisce lo standard per le forme gravi. In aggiunta si ricorre a profilassi con eparina come anticoagulante”
GLI ANTIVIRALI. “Il Remdesivir è l’unico autorizzato in Europa con un’indicazione per Covid 19. È solo ospedaliero e per pazienti che hanno sviluppato l’infezione da almeno 10 giorni senza terapia intensiva con l’ossigeno. È allo studio una soluzione spray”
E L’IDROSSICLOROCHINA? “L’autorizzazione all’impiego fuori condizione di questo antimalarico è stata revocata dalle agenzie per i rischi collaterali. La stessa Oms ha fortemente raccomandato di non utilizzarla”
Alan Conti