Cambio alla caserma di Colle Isarco: arrivati 80 nuovi profughi afgani

COLLE ISARCO. Un ricambio ordinato sotto il controllo accurato dell’Esercito e dell’Azienda Sanitaria altoatesina. Alla caserma Baisi al civico 2 di via Strange a Colle Isarco è stata una domenica movimentata con un viavai sostenuto di pullman militari. In Val d’Isarco, infatti, sono arrivati 80 nuovi cittadini afgani in fuga dalla disperazione di Kabul trasferiti dalle forze armate italiane che stanno gestendo logistica ed organizzazione delle quarantene sul territorio italiano. Sarebbe improprio parlare di 80 nuovi profughi sul territorio perché si è trattato, in realtà, di un sostanziale ricambio con altri ospiti che hanno abbandonato la struttura. Di fatto la capienza totale rimane quasi invariata con circa una decina di afgani in più ospitati in caserma. Preciso il coordinamento delle Truppe Alpine.



“Le operazioni – spiega Markus Laimegger, responsabile per Croce Bianca delle operazioni nell’edificio militare di Colle Isarco – si sono svolte nel massimo della tranquillità e dell’efficienza. Il cambio del turno è stato gestito in maniera ottimale con i profughi che hanno ultimato il periodo di quarantena che sono andati via e i nuovi arrivi che hanno preso il loro posto nella struttura”. Quale sia il destino di chi ha salutato è ancora difficile comprenderlo. “Non è un aspetto che compete noi che gestiamo la caserma Baisi. Sono dinamiche che sono gestite direttamente dall’Esercito e dallo Stato quindi è complicato indicare che destinazione avranno. Seguiranno, comunque, un preciso percorso nazionale di integrazione ed accompagnamento. Quello su cui ci concentriamo a Colle Isarco, tuttavia, è solo il periodo stretto della quarantena”. Quanto dovranno rimanere in Val d’Isarco i nuovi arrivati? “Difficile dare un’indicazione univoca per tutti perché le situazioni sono molto divergenti. Ci sono alcune persone che sono già vaccinate ed altri che non hanno ricevuto nemmeno una dose. Come al solito i medici dell’Azienda Sanitaria altoatesina valuteranno in modo accurato ogni caso individuale e ci forniranno le indicazioni per ciascuno di loro nel rispetto di quelle che sono le prescrizioni di legge per chi entra in Italia dall’estero”. Mediamente, comunque, la permanenza sarà di una decina di giorni. Anche tra i nuovi arrivi, intanto, si contano diversi minori. “Si tratta, come facilmente intuibile, dei cittadini afgani arrivati in Italia grazie al ponte aereo attivato dallo scalo di Kabul. Ci sono chiaramente pure diversi bambini che cercheremo di tutelare nel miglior modo possibile. Come tutti loro”.

I profughi che arrivano alla caserma Baisi sono, come noto, in larga parte famigliari di collaboratori dell’ambasciate e delle imprese italiane presenti sul territorio afgano. Una decina di giorni fa, a poche ora dallo scoppio della crisi dovuta alla presa del potere dei Talebani, erano arrivate a Colle Isarco 60 persone in fuga.

Alan Conti

Foto Truppe Alpine

 

Alan Conti

Alan Conti, direttore responsabile Bz News 24. Peregrinando tra redazioni e televisioni. Città e situazioni. Sempre alla ricerca della prossima notizia da raccontarvi.

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