Bolzano, il mistero dei tornelli in stazione: quando arrivano?
BOLZANO. Anche la stazione di Bolzano sarà protetta da tornelli per entrare e uscire. Come allo stadio o in banca. È questa la direzione verso cui si sta muovendo Rfi che gestisce l’infrastruttura anche se i tempi sono ancora molto incerti. La domanda è: sì ma quando? L’obiettivo é quello di permettere l’ingresso e l’uso della struttura solo agli effettivi viaggiatori. Lungo la linea del Brennero il cronoprogramma delle Ferrovie prevederebbe di partire con Ala per poi passare a Rovereto e Trento. Solo dopo toccherebbe all’Alto Adige con Bolzano e Fortezza. Non a caso Rfi ha avuto nei giorni scorsi un incontro con la Provincia di Trento. Non ci sono ancora stati, però, identici passi ufficiali con Palazzo Widmann.
La decisione pare ben delineata e l’intenzione è di passare all’installazione dei tornelli in Trentino entro la fine di quest’anno, al massimo all’inizio del 2020. Almeno stando all’esito dell’incontro con la Provincia. Uno dei problemi tecnici più importanti, però, sarà la lettura dei biglietti da parte del software che aprirà e chiuderà i tornelli. Dovrà essere in grado di codificare tutte le tipologie: da Trenitalia fino a Deutsche Bahn passando per Italo, Trenord o ÖeBB. Addirittura vanno preventivate altre imprese che ancora non operano in Italia come Flixtrain (la declinazione ferroviaria di Flixbus). Senza contare che vi sono problemi anche per quanto riguarda i differenti biglietti in uso nelle varie province: se qualcuno sale sul treno a Laives (priva di tornelli) e vuole uscire a Bolzano senza aver timbrato il biglietto singolo o con un abbonamento non ha più modo di uscire.
L’intera operazione si chiamerà “Tornelli 2.0” e il Trentino, secondo il disegno programmatico, sarà il primo territorio interessato da un intervento capillare oltre le grandi città.
I dubbi sulla misura, tuttavia, non sono fugati perché anche nelle grandi città si è registrato qualche intoppo. Alla stazione di Bologna Centrale, per esempio, sembrava tutto pronto ma Rfi avrebbe frenato sull’opportunità dei tornelli. In occasione di un convegno per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della città felsinea l’amministratore delegato Maurizio Gentile si è detto “contrarissimo all’ipotesi. Il grande successo del trasporto ferroviario è legato alla sua facilità d’uso a differenza dell’aereo”.
In questo quadro confuso l’Alto Adige è fermo ufficialmente a quanto stabilito dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, nel marzo 2018, aveva dato via libera ai tornelli dopo aver esaminato i piani strutturali di Rfi, Trenitalia e Sad in Commissariato di Governo. Analoghi interventi sono previsti per la stazione di Fortezza. Ad un anno di distanza nulla si è mosso ufficialmente e gli stessi responsabili Rfi locali non hanno indicazioni da più di sei mesi. In che modo questo programma si concilia con le parole di Gentile a Bologna?
La trafila, insomma, è sicuramente molto lunga ma il nocciolo della questione è in un’altra domanda: quanto lunga?
Alan Conti