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“Una vera riforma per la nostra scuola”

Dirigenti separati negli istituti scolastici per il reparto amministrativo e quello didattico? È una proposta avanzata dal Team K che sarà discussa nel corso della imminente seduta di consiglio provinciale. Un’idea che non convince tutti. Critico, per esempio, il sindacato della Uil Scuola con il segretario regionale Marco Pugliese. “Dove esiste questa separazione nel resto d’Italia hanno grossi problemi, per esempio in Trentino. Va cambiata proprio l’impostazione di fondo: noi non siamo per una scuola che imiti le aziende perché nella scuola il profitto non deve esserci. Nella scuola si fa formazione ed educazione. La figura del dirigente scolastico fu creata dalla riforma dell’autonomia scolastica del 2000 ma per noi dovrebbero esistere ancora i presidi e i direttori didattici. Il preside deve occuparsi dell’orientamento pedagogico e didattico”. 

Il problema della burocrazia, quindi, è più ampio. “La scuola deve tornare ad occuparsi di istruzione, ricerca e formazione senza inserimento di figure terze. Il docente deve rimanere centrale e le scuole non dovrebbero avere un bilancio singolo per ciascuna ma dovrebbero poter contare su un sistema centralizzato. Una strada per essere tutte uguali e con le stesse possibilità alleggerendo i singoli istituti di una complessa struttura amministrativa. La nostra cultura in questo senso è sempre stata di stampo umanistico ma da quando abbiamo deciso di imitare gli anglosassoni siamo andati in difficoltà. Di fatto penalizzando l’istituzione scolastica che ora ha bisogno di una vera e propria riforma. Un atto che la riporti a quei principi prima del 2000. A vent’anni di distanza possiamo serenamente dire che gli aspetti negativi sono stati più dei positivi”.

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