Il trend dei cibi fermentati conquista anche Laimburg
Già da diversi anni cibi e bevande fermentate non alcoliche si stanno aprendo interessanti spazi nel mercato grazie alle loro caratteristiche positive per l’organismo. Laimburg sostiene il trend in chiave altoatesina
Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha pubblicato il programma delle attività di ricerca per il 2024. All’interno della nutrita lista di 360 progetti, spicca quello sui cibi e bevande fermentate non alcoliche.
Il trend di cibi e bevande fermentate ha conquistato l’Italia già nel pre-pandemia: oltre ad essere un ottimo meccanismo per la conservazione dei cibi, la fermentazione agirebbe sugli alimenti che trasforma rendendoli un toccasana per la digestione e contro le patologie infiammatorie, potenzialmente accrescendo il numero di batteri “buoni” che transitano nel nostro intestino. A ciò, si aggiungono le consistenze, i profumi ed i sapori che caratterizzano e rendono prelibati questi alimenti.

DEFINIRE I BENEFICI PER LA SALUTE TRA GLI OBIETTIVI DI LAIMBURG
Yogurt, alcuni tipi di formaggio, le olive e perfino l’amatissimo cioccolato sono solo alcuni tra i cibi fermentati che comunemente consumiamo. L’obiettivo di Laimburg è quello di partire da uva, mele e barbabietole per studiarne le potenzialità quando trasformati attraverso processi fermentativi meno convenzionali e capire che tipo di prodotti – legati alla tradizione locale come quelli di partenza – potrebbero nascerne.

Tra i risultati della ricerca, che si concluderà nel 2026, non ci si aspetta solo una metodologia per la trasformazione di queste materie prime in nuovi alimenti fermentati, ma anche, come si legge nel comunicato del Centro di Sperimentazione Laimburg, un output per lo star bene: “I benefici per la salute di questi alimenti potrebbero essere ottimizzati grazie a una selezione accurata dei batteri impiegati nella fermentazione.”
LAIMUBURG VERSO I 50 ANNI DI STORIA
La dott.ssa Lorenza Conterno, responsabile settore tecnologie alimentari di Laimburg conferma che gli studi portati avanti dal gruppo avranno tra i loro obiettivi quello di confermare che i cibi fermentati “hanno un’influenza positiva alla salute dell’organismo. Allo stato attuale EFSA (l’autorità europea per la sicurezza alimentare) non permette di associare claim salutistici a questi alimenti perché i benefici apportati non sono ancora stati adeguatamente dimostrati.”
Il progetto terminerà nel 2026, quando Laimburg avrà ormai tagliato il traguardo dei 50 anni storia. Conterno: “Più che nuovi prodotti presenteremo i risultati della ricerca, veicolando ogni informazione in nostro possesso ai produttori locali che potranno avvantaggiarsene e idealmente portare sul mercato delle nuove specialità a base di materie prime nostrane.”
A proposito dell’anniversario tondo del centro di sperimentazione Laimburg, il direttore Oberhuber ha recentemente dichiarato che: “Nel 2025 celebreremo 50 anni di ricerca scientifica applicata, portata avanti con la missione di sostenere le imprese altoatesine del settore agroalimentare, che inizia dalla coltivazione nei campi e prosegue lungo tutta la filiera, fino ad arrivare al prodotto finito. Un lavoro costante, che avviene non solo in collaborazione a livello internazionale con importanti partner di ricerca ma anche a livello locale con le organizzazioni di consulenza e le aziende di produzione e trasformazione”.