Nuovo sgombero sotto ponte Roma a Bolzano: tensioni e critiche
Sgombero atto secondo. Dopo la prima operazione di allontanamento nella giornata di mercoledì ecco che questa mattina polizia municipale e carabinieri sono tornati sotto il viadotto dell’A22 all’altezza di ponte Roma a Bolzano. Obiettivo: liberare la zona da tende e occupanti su un sedime che viene anche considerato piuttosto pericoloso vista la vicinanza con il fiume Isarco. Alle ore 9 di mattina, dunque, gli agenti e i militi si sono presentati intimando agli occupanti dell’area recintata limitrofa all’incrocio tra ponte Roma e via l’Arginale di liberare il terreno prendendo i propri averi. Secondo quanto riportato durante le operazioni la tendopoli avrebbe ospitato qualche cittadino con precedenti di polizia. Nella giornata di mercoledì, invece, ci si era concentrati maggiormente su stranieri lavoratori che tornano nella zona dei piloni autostradali per trovare riparo notturno.
Come già accaduto in passato l’operazione ha innescato qualche tensione. Un cittadino nigeriano ha dato in escandescenza rompendo il finestrino dell’automobile della polizia municipale con un calcio. Si trovava all’interno della vettura parcheggiata nella piazzola di sosta. Per questo è stato portato velocemente via dagli agenti direttamente al comando: in passato aveva atterrato l’editore Massimiliano Maglione durante un altro sgombero a settembre. Fermati altri due stranieri particolarmente nervosi. Notevole, inoltre, la quantità di rifiuti abbandonati in prossimità delle tende che molti stranieri non hanno voluto abbandonare immediatamente, salvo convincersi dopo un po’ di tempo. In tutto erano cinque e non hanno risparmiato insulti e minacce. Presente anche qualche bicicletta abbandonata o utilizzata saltuariamente.
Lo sgombero era stato richiesto a più riprese dal consigliere comunale della Lega Roberto Selle e da parte dell’opposizione. Molto critica l’associazione Bozen Solidale che già ieri aveva contestato le modalità dello sgombero l’altro giorno: “Il benvenuto di un Comune che vira sempre più a destra. Ci chiediamo come sia possibile che certi partiti che si definiscono di sinistra continuino ad accettare politiche razziste e xenofobe restando alleate in municipio con forze politiche che a Palazzo Widmann vanno a braccetto con la peggior destra oscurantista. Un bel regalo anche per Ulli Mair, ultranazionalista di destra nominata nuova assessora alla sicurezza, all’integrazione e all’edilizia sociale”.
Alan Conti
Foto di copertina Bolzano Quotidiano