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Ragno violino in Alto Adige, siamo in pericolo?

I casi accertati di morte dovuta al morso del ragno violino negli ultimi anni in Italia sono bassi, eppure questo aracnide fa paura. Dobbiamo temerlo anche in Alto Adige?

Nonostante peste suina e vaiolo delle scimmie gli contendano le prime pagine dei giornali, Il ragno violino pare, purtroppo, il protagonista dell’estate italiana. Approfondiamo il tema con il professor Sergio Angeli, docente di entomologia presso la Libera Università di Bolzano.

Il professor Sergio Angeli, docente di entomologia presso la Libera Università di Bolzano

Professor Angeli, è solo da qualche anno che in Italia sentiamo parlare del ragno violino. Si tratta di un aracnide giunto solo da poco nel nostro Paese?

No, devo correggerla subito. E’ vero che solo recentemente ne abbiamo sentito parlare, perché purtroppo è balzato agli onori delle cronache a causa di alcuni decessi legati al suo morso. Ma il ragno violino è endemico dell’area mediterranea, pertanto anche di casa nostra. Non si tratta di un arrivo seguito alla globalizzazione degli scambi e alla facilitazione dei flussi di merci e persone, come in altri casi.

Il ragno violino, chiamato così per la macchia a forma di violino visibile sulle superfici del suo dorso, è tipico delle zone calde, come le nostre isole maggiori ed il sud della penisola.

Qual è il suo habitat e quali sono i suoi comportamenti?

Ha un comportamento particolare rispetto ai ragni che siamo abituati a vedere più comunemente: non tesse delle tele, ma è un cacciatore attivo. Come altri della sua classe tassonomica, si muove la sera tardi e durante la notte, mentre di giorno si rifugia negli anfratti. In natura possiamo trovarlo nelle cavità delle rocce e nella corteccia degli alberi. Se da Sud risaliamo al nord Italia, compresa la nostra zona, lo troviamo meno negli ambienti naturali e più in quelli urbani. Ecco spiegati gli incontri in casa, tra i vestiti, negli armadi e nelle scarpe.

Ed è in questi casi di incontro, che il ragno morde l’uomo.

Sì, ma non lo fa per attaccare, bensì perché non può non farlo, in certe situazioni. Il rischio, per l’uomo, resta molto scarso. A meno che, appunto, non ci sia un incontro di questo tipo, ravvicinato e che mette in pericolo il ragno, che reagisce.

Quali sono le conseguenze del morso del ragno violino?

Il morso non è doloroso. Nella maggioranza dei casi si presenta come un arrossamento o può addirittura passare inosservato. In alcuni casi, però, il ragno inietta il veleno e provoca quindi un danno elevato per la salute della persona che viene morsa: le cito tossine provocano infatti la liquefazione dei tessuti. Inoltre, il ragno può trasferire nel morso dei batteri anaerobici che proliferano e causano lesioni gravi in tutto l’organismo. Quindi non solo febbre ed ecchimosi, ma danni a muscoli, reni ed emorragie. I casi di danni gravi sono comunque molto limitati.

Come facciamo a riconoscerlo e cosa possiamo fare se pensiamo di essere stati morsi?

Il ragno violino non è piccolissimo: la parte del torace misura circa 8-9 millimetri che diventano 3 o 4 centimetri se includiamo le zampe. La tinta è color castagna e a differenza degli altri ragni non ha 8 occhi, ma 6.  Se si vede un ragno del genere in giro si può fotografarlo e usare i più comune strumenti di ricerca online per immagini per togliersi il dubbio. In caso di sospetto di morso sarebbe opportuno conservare il ragno, ancora in vita oppure no, per mostrarlo ai professionisti sanitari, che nel frattempo avremo contattato.

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