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Nebbia, perchè è così rara a Bolzano?

Ieri la nebbia ha stupito molti bolzanini. Un fenomeno raro nel capoluogo altoatesino e il meteorologo provinciale Dieter Peterlin ci spiega perchè

di Alan Conti

Insolita e repentina. Ieri mattina la nebbia ha accarezzato gli irti colli del capoluogo altoatesino sorprendendo i bolzanini. Una “Instagram Opportunity” di sicuro impatto che, in poco, si è riversata sui social. Niente che possa impressionare chi conosce le nebbie padane o lombarde però rimane la singolarità dell’evento. Raro non per tutto l’Alto Adige ma proprio per il capoluogo come specifica il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. “A Brunico, per esempio, la nebbia mattutina di questo tipo è molto più comune. Possiamo dire che ieri Bolzano si è svegliata un po’ come Brunico”. Forse Milano calza meglio come parallelo. “Sì – ride – ma rimane interessante la particolarità del capoluogo nel non registrare quasi mai la nebbia. Essere in una conca, in teoria, dovrebbe facilitare il fenomeno e Brunico ne è un esempio. Quello che fa la differenza, invece, è la sostanziale costanza di venti che spirano su Bolzano. Certo, di intensità maggiore o minore ma sempre presenti. Ieri, invece, la situazione è stata particolare”. Spieghiamola. “Dopo le piogge serali durante la notte il cielo si è rischiarato. L’aria si è raffreddata velocemente alle basse latitudini e si è rarefatta. Senza il vento a spostarla è rimasta come nebbia superficiale dando a Bolzano una veste nuova”.

Le previsioni per oggi a Bolzano

Oggi il tempo non sarà molto diverso dalla giornata di ieri con correnti d’aria umida che continueranno ad insistere sulla città arrivando da sud-ovest. Con il passare delle ore, dunque, le condizioni peggioreranno con nevicate in quota e piogge a valle. A Bolzano oscillazione termica tra i 0 gradi di minima e i 4 gradi di massima (come ieri). Domani pomeriggio ecco le prime schiarite prima di un giovedì nuvoloso (con precipitazioni) e un venerdì con cielo soleggiato ma vento freddo da nord. Sabati possibili annuvolamenti più densi. Occhio alle temperature destinate a scendere in modo abbastanza sensibile

Il pericolo valanghe

In montagna, infine, permangono ampie zone con pericolo di valanghe di grado 3 “marcato”. Le slavine possono anche raggiungere grandi dimensioni perché con neve fresca molto vento gli accumuli instabili crescono ulteriormente soprattutto in prossimità delle creste, nelle conche o nei canaloni. Rischi su tutte le esposizioni al di sopra dei 2.200 metri d’altitudine.

Alan Conti

Alan Conti, direttore responsabile Bz News 24. Peregrinando tra redazioni e televisioni. Città e situazioni. Sempre alla ricerca della prossima notizia da raccontarvi.

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