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Le Creature dell’Altromondo Vol.1

Nel mondo della dance made in Italy esiste un binomio che definire “vincente” è davvero riduttivo.

C’era una volta, e c’è ancora, una storica discoteca in riva all’Adriatico capace di attirare masse di giovani da tutto il mondo.

C’era una volta, ma adesso purtroppo non c’è più, un gruppo musicale “spaziale” che deve il suo successo e la sua fortuna a questo locale.

Sto parlando dell’ALTROMONDO STUDIOS di Rimini e del gruppo THE CREATURES.

La prima, a distanza di 58 anni dalla sua inaugurazione, continua ad essere grande protagonista delle notti nella Riviera romagnola.

Certo, la musica è cambiata con il passare degli anni. Dalla discomusic degli anni ‘70 si è arrivati (oggi) alla tech-house, ma l’attrattiva dell’Altromondo è sempre rimasta altissima, grazie alla capacità di rimanere costantemente aggiornato con le tendenze che via via hanno smosso le pista da ballo.

Affacciato direttamente sulla via Flaminia, proprio di fronte all’aeroporto, il locale trova spazio all’interno di un hangar dismesso.

È il 1967 quando un progettista a dir poco geniale ed anche un po’ visionario crea una discoteca unica nel suo genere, decisamente proiettata nel futuro, anzi, nella fantascienza.

È un successo annunciato, il locale è meta di chi, almeno una volta nella vita (ed io sono uno di quelli), vuole vederlo per poter dire “io ci sono stato!”

Era il 1995 quando ci ho messo piede per la prima volta e l’emozione era tantissima.

Appena varcata la soglia d’ingresso ci si ritrovava in un’altra atmosfera, veramente in un “altro mondo”.

Alla cassa, compreso nel prezzo del biglietto, oltre alla consumazione ti davano la mitica “cassettina” mixata da Luca Belloni, storico dj resident che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente a distanza di 30 anni al Mirò di piazza Domenicani al termine di un suo dj set dedicato alla dance anni ‘90.

Inutile dirvi il pienone che ha fatto e quale sia stato l’argomento della nostra conversazione.

Ripercorrere gli anni passati e confidargli che quella sua cassettina la considero un vero cimelio, quasi fosse una reliquia, gli ha fatto brillare gli occhi.

Chiuso il momento amarcord, torniamo al locale.

Percorso un breve corridoio, le porte che davano sulla dance hall si aprivano a scorrimento stile “Star Wars” e ci si ritrovava in un ambiente dominato da raggi laser, luci al neon e nuvole di fumo.

Ma la vera grande attrattiva dell’ALTROMONDO STUDIOS era nascosta sotto il pavimento.

A metà serata il volume della musica si affievoliva, rimaneva un leggero sottofondo strumentale, molto space ambient; poi calava il buio, i ragazzi della sicurezza liberavano la pista, ed il pavimento iniziava lentamente a salire, facendo spuntare un’enorme navicella spaziale che ricordava non tanto vagamente una mosca.

Si apriva il portellone e dalla rampa scendeva l’alieno che impersonava la parte del cattivo, quello che voleva rapire le ballerine.

E poi c’erano loro, bellissime ragazze che danzavano completamente vestite d’argento all’interno di tubi di plexiglas sospesi per aria.

La scenografia lasciava letteralmente senza fiato.

A completare lo spettacolo c’era naturalmente la musica, ma non una qualunque.

La colonna sonora di questa immersione nella fantascienza era affidata agli storici brani dei THE CREATURES, le mitiche “creature” dell’Altromondo Studios.

Ma di loro ve ne parlerò la prossima settimana.

(continua)

Dj Franco B. – TIME MACHINE

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