“La nostra battaglia contro il fuoco di Sicilia”: il racconto dei pompieri altoatesini

BOLZANO. Bella sarebbe forse un aggettivo fuori luogo ed asincrono rispetto al dramma che sta vivendo la Sicilia eppure l’esperienza dei vigili del fuoco altoatesini accorsi per dare una mano in Trinacria, in qualche modo, è stata bella. Lo raccontano le parole di Andreas Tammerle che ieri pomeriggio poco dopo le 16, a bordo di un’utilitaria, ha varcato il portone della centrale della Protezione Civile in viale Druso a Bolzano. Alle 10 erano ancora a Catania pronti ad imbarcarsi sull’aereo in direzione Verona con le fiamme negli occhi. Ancora vive. “Sono stati giorni complicati – spiega l’ispettore Andreas Tammerle, ufficiale capo intervento – ma abbiamo unito le forze con i colleghi di altre zone d’Italia per difendere il territorio siciliano che era davvero devastato dagli incendi”.



La squadra altoatesina appena rientrata aveva la sua base operativa a Monforte San Giorgio, piccolo comune italiano di 2.500 persone nella città metropolitana di Messina. “Avevamo compiti di controllo e prevenzione. Dovevamo controllare l’avanzamento del fronte delle fiamme ed essere sempre attenti per tutelare le zone antropizzate e quelle naturali. Ogni giorno arrivavamo a percorrere anche 200 chilometri di spostamento nel lembo di terra che corre da Barcellona Pozzo di Gotto a Messina”. Importante la collaborazione con la popolazione locale. “Seguivamo alcune loro indicazioni ed i percorsi assegnati con la massima precisione. La nostra attenzione era posta soprattutto ai piccoli focolai attivi. Oltre agli incendi con ampio fronte, infatti, sono proprio questi ad essere pericolosi e vanno bloccati prima che si estendano. La tempestività, in questi scenari così complessi, è tutto”. La notte più difficile, però, è stata quella di Petralia Soprana in provincia di Palermo quando il fuoco è arrivato a lambire le case. “La gente parlava di inferno e si affannava a mettersi le mascherine. Tutta la collina era infuocata e dall’alto i Canadair ci davano supporto. Naturalmente il nostro primo pensiero è stato quello di difendere le case, gli edifici e le persone”. Complicate anche le situazioni a Geraci Siculo e Gangi dove per diversi giorni sono saltati i collegamenti per comunicare con gli incendi sempre più vicini. “E’ stata fondamentale la collaborazione con i colleghi del Trentino e tra di noi sotto la supervisione di Martin Gasser che rimarrà in Sicilia fino alla fine dell’intervento fissata, al momento, al 19 agosto”.



Infuocato, stavolta in senso lato, è stato anche il clima: “Siamo arrivati a toccare i 43 gradi in alcune zone. Davvero difficile muoversi con queste condizioni ma è necessario far fronte pure a queste difficoltà”.
Il gruppo di Tammerle era completato dai capisquadra Georg Lockmann e Christian Unterthiner (tutti del corpo permanente) e da altri quattro volontari in arrivo da diverse caserme. Sono stati sostituiti da una squadra analoga partita l’altro giorno da Bolzano e arrivata in tempo per ricevere il passaggio di consegne.

Alan Conti

Alan Conti

Alan Conti, direttore responsabile Bz News 24. Peregrinando tra redazioni e televisioni. Città e situazioni. Sempre alla ricerca della prossima notizia da raccontarvi.

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