“La Bolzano natalizia che sposta i senzatetto in periferia”
“Per il Comune di Bolzano chi vive nella periferia della società deve farlo anche alla periferia della città”. La rasoiata all’amministrazione cittadina (di centrosinistra) arriva direttamente da Paul Tschigg, coordinatore del servizio Vinzibus di distribuzione dei pasti ai senzatetto in Centro storico. Un piccolo furgoncino che due giorni fa ha fatto il suo ultimo viaggio perché piazza Municipio ha stabilito che anche questo servizio dovrà convogliare verso la struttura dell’Alimarket in via Gobetti in Zona Industriale.
Fine della distribuzione di un panino e di un piatto caldo a ridosso del salotto buono e “delocalizzazione” oltre le colonne di Ercole dell’Arginale. Tutte le persone in difficoltà vicino alla ferrovia all’estremo sud di Bolzano. Una decisione che fa il paio con il blocco burocratico amministrativo arrivato sul locale di via Marconi dove Vinzibus voleva allestire una mensa da 90 posti. Spazi per cui, per inciso, l’organizzazione continua a pagare l’affitto senza farci nulla.
“E’ chiara la strategia del Comune di spostare i senzatetto al limite della città per levarli dalla vista di chi frequenta il Centro storico ma è un errore madornale. In tutte le città esistono progetti di sostegno attuati nelle aree limitrofe alle stazioni. Si va dove si trovano i senzatetto, è anche logico. Come si può pensare di concentrare dormitorio, servizio diurno, centro di formazione e mensa in un unico luogo in periferia? Come si può pensare che i clochard vadano fino là a piedi? E’ chiaro che non esiste una convincente spiegazione logistica ma, piuttosto, una scelta politica…”.
Quanti senzatetto servivate con i vostri pasti fino all’altro giorno?
“In collaborazione con Volontarius e San Vincenzo siamo riusciti ad aiutare 620-630 clochard al giorno. Si tratta, chiaramente, di una media. Peraltro sono gli stessi numeri che fornisce il Comune di Bolzano. Ora sperano di spostare tutti questi all’ex Alimarket pur avendo contezza per primi della dimensione del fenomeno”
E la mensa di via Marconi quanti posti avrebbe avuto?
“Avevamo previsto 90 posti per creare una dimensione più ridotta da affiancare al servizio di strada. Era una scelta per strutturare qualcosa di duraturo: da giugno paghiamo anche regolarmente l’affitto perché non molliamo. Vogliamo capire cosa farà il Comune una volta terminato l’accordo all’ex Alimarket che è temporaneo. Pensano che i senzatetto spariranno con un soffio magico? Tra l’altro non è affatto vero che il condominio non sia d’accordo…”
Chi è che rema contro? Si parla di pressioni politiche…
“Non so chi sia. Di certo non è il condominio che dovrebbe ospitare la mensa. I residenti e l’amministratore sono stati informati per filo e per segno già da marzo senza registrare alcuna obiezione. Le proteste arrivano dal condominio a fianco…”
Il Vinzibus viaggiava da 18 anni pur dovendo incontrare, anche lui, qualche difficoltà…
“Prima avevamo il punto fisso in via Verdi poi l’emergenza pandemica ci ha portato a girare dei luoghi all’aperto. Prima contavamo su 5 punti di distribuzione, poi 3 ed infine solo uno all’incrocio tra viale Trento e via Roma. Anche questa progressiva riduzione indica una volontà ben precisa”
E adesso che si fa?
“Siamo abbastanza sconsolati. Fino a dieci giorni fa avevamo in piedi una trattativa con un privato per arrivare ad una soluzione alternativa ma si è arenato tutto. Spazi pubblici, alla luce di questa impostazione, non possono nemmeno essere presi in considerazione. Al momento siamo bloccati e possiamo solo constatare come si voglia allontanare gli ultimi dalle passeggiate dei primi. Francamente una vergogna per il ricco Alto Adige e per la natalizia Bolzano”.
Alan Conti
Foto Vinzibus