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L’Intelligenza Artificiale entra a scuola: all’Istituto Walther un progetto per gli studenti

Progetto innovativo all’Istituto Walther di Bolzano dove è stato strutturato un percorso particolare per gli studenti con docenti ed esperti di settore. I ragazzi dovranno creare un’impresa, gestirne la comunicazione e il business. Utilizzando ampiamente strumenti di AI

L’impresa va insegnata. E anche l’Intelligenza Artificiale. In Italia, però, non sempre il sistema scolastico è al passo. L’Istituto paritario Walther di Bolzano, sostenuto dalla Sovrintendenza alla scuola in lingua italiana, ha deciso di proporre uno specifico progetto di formazione articolato in cinque punti essenziali: concezione dell’impresa, responsabilità sociale dell’impresa, marketing sui social media e gestione dell’impresa. Il tutto legato da strumenti di intelligenza artificiale e con una presentazione finale a conclusione perché l’esercizio non sarà solo teorico. Ogni studente, almeno sulla carta, sarà inserito in un gruppo per dare vita alla propria impresa. Ad aiutare i ragazzi non solo docenti ma veri e propri esperti dei settori coinvolti: gente, insomma, che nelle imprese e nella comunicazione lavora tutti i giorni. Un’immersione vera. Reale. Con le sue difficoltà ma anche le sue soddisfazioni. “L’obiettivo – spiega la direttrice del progetto Roberta Rodà – è proprio permettere ai giovani di uscire da un mondo solo teorico per mettersi davvero al confronto con tutte le sfaccettature di un’impresa autentica. Riteniamo che solo in questo modo si possa arrivare a competenze specifiche importanti”. “Un giorno riusciranno a introdursi meglio nel mondo del lavoro avendolo già testato” le fa eco Nicole Donà, docente di Economia Aziendale. 

“Un progetto nato da un’idea dei docenti”

Nello specifico sono stati realizzati 4 gruppi da 5 studenti mischiati tra classi terze, quarte e quinte per un totale di 4 aziende simulate. Un progetto che è andato a sommarsi alle ore di lezione senza intaccare il piano curricolare. La presentazione finale sarà tra maggio e giugno e rappresenterà il culmine dell’iniziativa. “Ciò che più mi soddisfa di questo progetto – commenta il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta – è che nasce da una proposta diretta dei docenti. Sono stati loro a voler proporre e approfondire l’intelligenza artificiale e l’impresa come colonne formative importanti. Ovviamente trovano tutto il nostro sostegno perché la scuola deve saper cogliere e declinare le nuove sfide della modernità, dell’innovazione e del digitale”. “Ormai l’Intelligenza Artificiale fa parte di moltissimi applicativi della nostra realtà – conferma Sergio Bilato, esperto formatore – quindi abbiamo pensato fosse utile avvicinare i ragazzi ad un futuro che è già presente”.

L’Intelligenza Artificiale come strumento e verifica

Particolarmente interessante è l’inserimento nel progetto di ampie attività realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Dai feedback dei clienti alle simulazioni di mercato passando per le analisi dei social media e la presentazione di notizie inerenti l’impresa. Per migliorare l’engagement e l’apprendimento degli studenti sono state aggiunte nel percorso anche delle logiche di gamification (adozione di dinamiche da gioco in contesti che non sono prettamente ludici). Ecco, dunque, badge, premi, progressioni di livello, sfide, missioni, storie e ruoli. Proprio l’intelligenza artificiale, comunque, sarà il banco di prova più difficile: “Saremo in grado di ricreare un mondo virtuale capace di rispondere a certe solleticazioni in modo reale. Un modo per testare l’impresa nella sua concretezza. I ragazzi, inoltre, potranno vedere di persona come si realizza un prompt per IA”.

“Un’opportunità enorme”

Uno dei primi compiti che avranno i partecipanti al corso da punto di vista della comunicazione sarà la creazione di una brand identity: i valori chiave del marchio che andranno a commercializzare. Una vota stabilito il prodotto e il pricing dovranno decidere le strategie di marketing per arrivare al proprio target di riferimento scegliendo canali e messaggi adeguati. Da qui ne discende la creazione dei propri canali sui social media, la scelta del tone of voice, l’analisi dei dati e dei competitor oltre, chiaramente, alle promozioni specifiche che puntano sulla comunicazione. “L’opportunità di questo corso è enorme – chiude Luca Vaccarino, docente di comunicazione, marketing e social media – perché per la prima volta si cala l’intelligenza artificiale in un esercizio di gestione di un’azienda a scuola. Saranno questi ragazzi a fare l’impresa del domani ed è importante conoscano subito le difficoltà reali. I social devono aiutarli a vendere, chiaro, ma anche a delineare una loro immagine specifica. Della propria azienda e della propria persona”.

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