Covid, +43% di casi nell’ultima settimana, Bolzano +11%
Test di autodiagnosi consigliati a chi ha a che fare con pazienti fragili. Campagna vaccinale attiva da ottobre
Risalgono a pochi giorni fa gli ultimi numeri sul contagio da Covid 19 in Italia, diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, che riportano 21.316 casi, in aumento del 43% rispetto alla settimana precedente.
In provincia di Bolzano dove, come racconta il dott. Pierpaolo Bertoli sost. direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria Alto Adige e coordinatore sanitario del comprensorio sanitario di Bolzano, non è più attivo un monitoraggio esteso dei casi: “Ci si limita a registrare le positività dei pazienti che accedono alle strutture sanitarie tramite Pronto Soccorso, che vengono diagnosticati durante il ricovero o che sono segnalati dai medici di medicina generale.” L’incremento di positivi registrati la scorsa settimana si attesta intorno all’11%.
NESSUNA PAURA A SCUOLA
Nemmeno l’inizio della scuola, che nelle stagioni nere del Coronavirus rappresentava la concreta possibilità di focolai estesi, desta la preoccupazione dei sanitari. Bertoli: “Con il venir meno delle misure di isolamento e quarantena, quello che possiamo fare è considerare i sintomi, monitorarli ed evitare che i positivi vengano in contatto con persone fragili. Il contesto scolastico generalmente non rappresenta gravi rischi da questo punto di vista. Quello che consigliamo è certamente di evitare di recarsi in classe in presenza di sintomi.”

Anche se a livello nazionale sono state sospese tutte le precauzioni, da SABES consigliano a chi vive in contatto con persone fragili di continuare ad eseguire tamponi per l’autodiagnosi casalinga in presenza di sintomi, in modo da non esporre a rischi i propri cari.
CAMPAGNA VACCINALE DA OTTOBRE
In caso di positività al test, anche se si è asintomatici, le ultime indicazioni prescrivono di evitare il contatto con i fragili. Per gli operatori sanitari le regole sono più stringenti e indicano l’isolamento anche rispetto ai propri colleghi per evitare la propagazione del contagio a personale e pazienti.

E i vaccini? Il dottor Bertoli conclude: “Stiamo predisponendo tutto affinché la nuova campagna vaccinale, che auspichiamo possa avvalersi del vaccino aggiornato che verrà combinato con l’antinfluenzale, parta la prima settimana di ottobre. Il target è costituito dagli ultrasessantenni e da chi soffre di patologie che possono rendere il soggetto suscettibile di sviluppare una forma grave di Covid.”