Cocktail, il 20% a Bolzano è senza alcol
Da alternativa di nicchia a trend in crescita: il business dei drink senza alcol che vale 10 miliardi di dollari conquista poco a poco anche le nostre zone
Nel mondo il mercato dell’analcolico vale circa 10 miliardi di dollari, in crescita. Il prodotto più venduto? La birra, che storicamente è stato anche il primo ad affermarsi come variante senza alcol di una amatissima bevanda.
In Italia l’ascesa delle alternative alcol-free è ancora lenta rispetto ad altri mercati, ma il trend c’è e si nota. Manuel Nardo, socio del noto Black Sheep di Bolzano, conferma la tendenza al consumo di cocktail analcolici: “La creazione del barman di drink a base di succhi va alla grande. La fascia che opera questa scelta di consumo, circa il 20% del totale, è eterogenea: si va da chi deve guidare – che forse oggi è più attento al tema rispetto a qualche anno fa – ai clienti più attenti alla forma fisica, che in linea generale cercano di mangiare e bere meglio. E poi abbiamo gli avventori che a periodi seguono un regime detox e si pongono qualche, temporaneo, limite in merito al consumo di bevande alcoliche.”
GIN E RUM SENZA ALCOL FUNZIONANO BENE
Black Sheep, come altri locali, si è adeguato al trend e propone nell’attuale drink list 2 opzioni analcoliche su 12, per permettere anche a chi non vuole o non può avere a che fare con l’alcol, di godersi un momento di spensieratezza con un buon drink in mano.
Manuel precisa “Parlando di mercato e di cosa funziona e cosa no, dobbiamo distinguere tra i distillati funzionali al barman per le sue creazioni come componente del cocktail – penso ad esempio alle acque aromatiche distillate di MeMento – che faticano ancora ad emergere a causa della bassa resa. Tutto un altro discorso invece per i distillati analcolici di gin o di rum, che hanno molto più riscontro. In effetti l’industria spinge questi prodotti già da 6-7 anni e devo dire che stanno funzionando bene.”
DRINK LOCALI SENZA ALCOL? SI PUO’
E se dall’osservatorio privilegiato del Black Sheep i clienti locali sembrano essere attratti da birra 0.0 e mocktail a base frutta, i turisti fanno eccezione. Forse perché sono in vacanza, vogliono rilassarsi, ma soprattutto godere dell’esperienza made in Italy anche nel bicchiere.
La domanda allora sorge spontanea: è possibile trasportare il territorio e la tradizione anche in un cocktail senza alcool? Manuel non ha dubbi: “Noi proponiamo già dei drink alcolici a base miele Thun che presto replicheremo senza alcol, mantenendo il gusto.” Le vere novità si vedranno in ottobre, quando la drink list di Black Sheep si attualizzerà prendendo le note calde dell’autunno e anche le opzioni analcoliche avranno i sentori di pino mugo, miele ed erbe locali.
Chiudiamo la chiacchierata chiedendo a Manuel un consiglio per un cocktail casalingo a zero alcol: “Con un Gin Tonic analcolico a base di gin Tanqueray 0.0% e tonica non si può sbagliare perché la mixologia è davvero chiara. Per tutto il resto, vi aspettiamo al Black Sheep” che, a proposito di gin, ospiterà in ottobre una masterclass pomeridiana sul Tanqueray 0.0%, con tanto di drink list serale dedicata.