Caramaschi: “No al numero chiuso in piazza Erbe”
BOLZANO. “Nessun numero chiuso in piazza Erbe”. Al giornale Alto Adige il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi rovescia la posizione del comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti riportata dallo stesso quotidiano il giorno prima. La nuova ordinanza comunale non prevederà ingressi contingentati ma mirerà a vietare schiamazzi, musica e rumori in piazza ed in strada oltre a fermare il consumo di bevande al di fuori degli orari ordinari degli esercizi pubblici. Chi dovrà poi controllare regolarmente quanto riportato ordinatamente su carta rimane il nodo principale. Al momento irrisolto dato che aumentare il turno della municipale dalle 2 alle 3 di notte di venerdì e sabato e chiedere aiuto alle forze dell’ordine potrebbe non bastare. Il che renderebbe l’ordinanza poco più che un auspicio o un’indicazione di massima. Come ha spiegato lo stesso Ronchetti è difficile immaginare che due pattuglie con 4 agenti della municipale riescano a controllare 4-500 persone con un rapporto minimo di 1 poliziotto ogni 100 persone.
Il documento, comunque, dovrebbe essere firmato giovedì e conterrà pure la possibilità di sequestrate le casse bluetooth per chi alza il volume della musica dove non deve (attenzione che l’ordinanza non riguarderà solo piazza Erbe).
Intanto la presidente del quartiere Centro Sylvia Hofer auspica la “chiusura di piazza Erbe ad una certa ora per evitare l’esasperazione dei residenti che appena possono se ne vanno”. Gabriele Repetto della lista civica Oltre, dal canto suo, concorda con Ronchetti e invita ad ampliare i controlli “utilizzando la sicurezza privata al fine di impedire l’ingresso in piazza ai giovani che nascondono bottiglie di alcolici”. Vigilanza privata che, tuttavia, non ha alcuna facoltà di perquisire le persone per cercare oggetti nascosti.
Alan Conti
Foto Gruppo Facebook “Piazza Erbe vivibile”