Bolzano, Socialisti verso l’abbraccio al Team K: “Basta coi partiti italiani proni all’Svp”
BOLZANO. Ancora l’ufficialità non è scritta nero su bianco o sancita da un microfono ma il Partito Socialista è pronto a salutare l’attuale maggioranza per l’amministrazione di Bolzano e legarsi a doppio filo al Team K di Paul Köllensperger. La sella è stata posta sul cavallo di un progetto interetnico e realmente di centrosinistra che non preveda veti incrociati. La sostanza racconta di un quadro già apparecchiato per questa soluzione. Restano, semmai, da definire le formule con cui si presenteranno le liste (una unica, due coalizzate?) e chi potrà essere il candidato sindaco (spifferi, per ora, hanno riguardato Stefano Pagani, Matthias Cologna, lo stesso Paul Köllensperger).
Il quadro di riferimento che, con ogni probabilità, porterà alla scissione del Psi dall’attuale maggioranza ruota, in realtà, intorno ai rapporti tra Svp e Team K. I Socialisti, infatti, porranno al Partito Democratico la condizione di inserire Köllensperger nella coalizione o, quantomeno, di non farsi imporre veti di sorta dall’Svp alla sua presenza. Richiesta irricevibile in una partita a scacchi dove tutte le forze italiane in gioco stanno muovendo le pedine con un’ossessione cartesiana a non pestare troppo i piedi alla Stella Alpina che deciderà le sorti di uno o dell’altra al ballottaggio. Risultato? Condizioni del Psi per rimanere attaccato a Pd e Verdi insoddisfabili. Strada spianata ad un progetto interetnico che, paradossalmente, potrebbe mettere in grande difficoltà gli stessi Verdi (come giustificare un no ad una coalizione che interpreterebbe un messaggio politico di progetto comune oltre ogni gruppo linguistico da sempre stella polare delle colombe?). Anche perché, nel frattempo, nessun incontro è stato calendarizzato tra Pd e Psi.
Il messaggio, in ogni caso, arriva da una conferenza stampa organizzata dal Psi nella sede di via Roma questa mattina alla presenza del segretario Alessandro Bertinazzo, l’ex assessore Stefano Pagani, la presidente di Circoscrizione Europa Novacella Renata Tomi, il coordinatore Federico Simoni e il consigliere di Circoscrizione Gries San Quirino Elio Simoni. Assenza rumorosa quella del consigliere comunale Claudio Della Ratta (che avrebbe manifestato una discreta contrarietà all’accordo con il Team K).
“Siamo consapevoli di non essere tantissimi – spiega Federico Simoni che, a livello giovanile, con qualche incontro con Cologna avrebbe tessuto l’avvicinamento al Team K – ma noi vogliamo essere dei mediatori di un progetto nuovo, interetnico, liberalsocialista e compatto. Una casa per tutti i gruppi linguistici vedendoci come un reciproco riferimento. Un luogo per gli elettori Svp che non sono soddisfatti della deriva a destra del loro partito a dispetto di una facciata riformista rappresentata dal presidente della Provincia Arno Kompatscher. In quest’ottica non possiamo accettare preclusioni da parte di partiti che ancora vogliono porre dei veti”.
In tutto questo rischiano di passare in secondo piano i temi concreti di quello di cui avrebbe bisogno la città di Bolzano nella prossima legislatura. “La concretezza la si trova garantendo prima di tutto compattezza per chi deve portarla avanti senza sfilacciarsi. Tra le prime cose che mi vengono in mente, comunque, c’è la vergogna di non avere una vera piscina per i nuotatori. Si potrebbe sfruttare l’immobile di Tosolini dove è stata costruita una struttura che si potrebbe utilizzare con questo fine”.
“Il sindaco Renzo Caramaschi è stato chiaro – la replica del segretario provinciale del Pd Alessandro Huber – definendo i contorni della coalizione a suo sostegno. Due settimane fa ha spiegato di volere una squadra composta dalle liste che lo appoggiano come candidato escludendo un coinvolgimento del Team K al primo turno. Per lui è la più forte per arrivare al ballottaggio come possibile alleato dell’Svp. In ogni caso le alleanze potranno comporsi solo dopo il primo turno”. Lo stesso coordinatore cittadino Sandro Repetto avrebbe già depennato il Team K dal primo turno. “Non possiamo che riconoscerci in quello proposto da Caramaschi senza prestare il fianco a forme di ricatto come quella che mi sembra messa sul tavolo dal Psi. Senza contare che un’altra lista in competizione aumenta il rischio di dispersione del voto” chiude Huber. Anche se fuori dalle coalizioni, dunque, è sempre la Stella Alpina a fare le carte.
Alan Conti