Bolzano, Picarella racconta le “Notti Magiche” del Pippo: “Ci abbiamo creduto a giugno”
BOLZANO. “Abbiamo voluto crederci”. Miki Picarella è stato tra gli ideatori del “fenomeno Pippo”. L’arena arcobaleno a Bolzano che si è trasformata nello stadio azzurro per le partite degli Europei. Una cavalcata finita in trionfo sia per gli Azzurri a Wembley sia per le “Notti Magiche” al Parco Petrarca.
“I ragazzi del Pippo hanno contattato me e Stefano Sartori dell’Osteria dei Carrettai per iniziare un percorso legato agli aperitivi con la musica. Abbiamo iniziato a spulciare il calendario e ci siamo inevitabilmente imbattuti nelle serate dell’Italia ed è scattata la scintilla”. Cioè? “Abbiamo pensato di voler dare qualcosa in più alla città. È stata una scommessa che Giovanni Bassetti, il gestore, è stato bravo ad accettare. Installare un maxischermo di quelle dimensioni non è uno scherzo per i costi di service eppure ha creduto in Bolzano, in noi e nel percorso degli Azzurri. Il tutto si è poi installato in una comunicazione social del Pippo 2000 che viaggia molto forte con l’affiancamento dei prodotti dei Carrettai prima e della Piadineria poi”. Un pienone che è diventato presto esclusivo. “Non ci aspettavamo nemmeno noi una risposta simile di pubblico e purtroppo, sì, abbiamo dovuto dire no a tante persone perché i posti si esaurivano già durante la serata dei festeggiamenti. D’altronde un punto centrale dell’iniziativa è sempre stato quello della sicurezza. Tutto molto controllato per evitare situazioni o atteggiamenti sopra le righe. E numero chiuso”.
Ripensando a giugno che sensazioni ha? “Belle. Era un periodo delicato. Ancora non si vedeva un orizzonte di ripresa piena per gli eventi a Bolzano. Ecco perché era ancora più difficile crederci ed investire in qualcosa di simile. Abbiamo vinto ma ha vinto sopratutto la nostra città”. (a.c.)