Bolzano, partenza a rilento per i vaccini nelle scuole
BOLZANO. Partenza a rilento per le vaccinazioni nelle scuole in Alto Adige. Ieri il primo appuntamento con l’allestimento dell’hub per le inoculazioni negli spazi del Centro Formazione Professionale Einaudi di via Santa Geltrude a Bolzano. Una iniziativa che è partita in modo abbastanza fiacco nonostante un’apertura che aveva incoraggiato vista la coda che si era formata davanti alle porte. Presente pure qualche docente con i figli che hanno deciso di approfittare della giornata.
“La nostra scuola – spiega il direttore Mauro Bruccoleri – si presta tranquillamente a questo genere di iniziative perché, fortunatamente, godiamo di spazi piuttosto ampi. L’allestimento a cura dell’Azienda Sanitaria ha permesso di distribuire la zona dell’anamnesi, dell’inoculazione vera e propria e dell’osservazione in due atrii. Sono stato contento di vedere qualche nostro docente e studente aderire all’iniziativa. Siamo a disposizione anche mercoledì prossimo alla mattina”. Qualche difficoltà in più, invece, presenterà il ritorno a scuola con i controlli del Green Pass ed eventuali tamponi. “Abbiamo ricevuto delle circolari ma ancora attendiamo le norme di attuazione. Domani (oggi per chi legge) avremo una conferenza dei servizi con tutti i dirigenti e la sovrintendenza. Per quanto concerne la nostra scuola dovremmo organizzare l’attività di circa 900 studenti e 130 docenti. Non abbiamo, però, alcuna indicazione su quanti degli insegnanti siano vaccinati e quanti no: per ora le uniche informazioni a nostra disposizione sono quelle inserite nel Decreto Legge ministeriale che impone il Green Pass”.
L’Azienda Sanitaria, con il supporto della Croce Rossa, ha messo a disposizione 350 fiale di Pfizer e Johnson&Johnson per la mattinata di ieri. Oltre a docenti e studenti è stato allertato anche il Centro Unico delle Prenotazioni per dirottare alla scuola pure il pubblico. Veloci, infatti, i tempi d’attesa. “Purtroppo sono stati pochi i giovani e gli insegnanti che si sono presentati – commenta il medico Bruno Giacon – perché bisogna impegnarsi tutti a garantire una maggiore sicurezza. Forse il centro vaccinale all’interno della scuola è poco visibile. Quel che conta, però, è che i vaccini siano in grado di abbattere i rischi di forme gravi del 97-98% e non è pensabile che chi affida alle istituzioni pubbliche i propri figli debba correre dei rischi perché qualcuno non condivide questo senso di responsabilità”. I minori, chiaramente, possono accedere al vaccino solo con l’assenso di entrambi i genitori. “Sì, siamo stati contenti di incontrarne qualcuno particolarmente deciso ad immunizzarsi. Hanno compreso quanto sia importante. Naturalmente il preparato che abbiamo utilizzato maggiormente è stato il Pfizer stante le limitazioni anagrafiche previste per Johnson&Johnson. Ci auguriamo che la settimana prossima l’adesione sia più massiccia”.
Alan Conti