Bolzano come Milano: aree Ztl a pagamento
BOLZANO. Dopo le prime anticipazioni sull’accesso a Bolzano in auto solo ai turisti prenotati del collega Arnold Schuler stavolta è l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider a spiegare la sua idea per gestire il traffico nel capoluogo. Lo illustra prendendo Milano come esempio (e le dovute proporzioni). “Pensiamo ad una zona a traffico limitato con ingresso a pagamento. Nella città lombarda vi è una prima fascia non accessibile, una seconda ed una terza con pedaggio. Sempre più turisti, così, raggiungono Milano in treno”. La città meneghina, tuttavia, ha infrastrutture che Bolzano purtroppo attende ormai da molti anni. Mentre i paesi stappano le circonvallazioni. “Sarà necessario un potenziamento. Penso ad un grande parcheggio per le biciclette vicino alla stazione perché dobbiamo dare delle opportunità se chiediamo di arrivare in auto”. Altra infrastruttura necessaria sono le telecamere dove, però, Bolzano si trova ormai in una situazione tranquilla essendo ben fornita.
Il nodo vero sarà capire chi saranno i destinatari della nuova organizzazione in Ztl: solo i turisti o anche gli altoatesini, pendolari compresi? Pagheranno anche i bolzanini? Quali saranno le deroghe? Qui si giocherà la partita politica. Grandi progettualità, insomma, ma intanto il punto di partenza sarà l’incontro tra Provincia e Comune di Bolzano il 3 settembre. Non il primo, per la verità: si spera porti a qualche passo concreto oltre al tavolo stesso.
Alan Conti