Bimbo con fratture e pieno di sangue in ciclabile: nessuno si ferma
Venti lunghissimi minuti da solo, pieno di sangue e con il polso spezzato. Disperato, dolorante e con i ciclisti bolzanini a saettarli davanti senza che nessuno avesse l’accortezza di fermarsi e aiutarlo. Il tutto alle 17.10 di lunedì scorso lungo una pista ciclabile molto frequentata come quella che corre in viale Trieste al fianco del Lido di Bolzano (sul tracciato dell’antica ferrovia per Merano). Ah, il protagonista della nostra storia ha appena dodici anni. Ancora più bambino che ragazzino. Eppure sostanzialmente ignorato.
Marco (nome di fantasia per ovvia tutela dell’identità del minore) stava viaggiando con la sua bicicletta in direzione ponte Roma quando è improvvisamente scivolato ed è rovinosamente caduto a terra. Nell’incidente è stato molto sfortunato perché l’urto è stato violentissimo e decisamente pericoloso: ha riportato immediatamente la frattura scomposta del polso sinistro e ha perso molto sangue. A quel punto si è subito rialzato per lo shock ma è rimasto dolorante a bordo del tracciato della ciclabile. All’altezza del polso le fratture erano molto evidenti e visibili così come il copioso sanguinamento. Per un quarto d’ora, però, nessuno si è fermato nonostante Marco avesse palesemente bisogno di aiuto. Ironia della sorte l’unico che ha frenato la sua marcia per capire se poteva essere d’aiuto è stato un coetaneo. Un altro bambino di 11 anni. È stato lui a chiamare i soccorsi che sono arrivati velocemente sul posto e hanno trasferito d’urgenza il ferito all’ospedale San Maurizio di Bolzano con l’ambulanza della croce bianca. Durante i soccorsi ecco che qualche adulto si è finalmente fermato: incuriosito. Che la situazione fosse seria lo dimostra anche il decorso del povero bambino che è stato operato due volte dai medici e ieri era ancora ricoverato in nosocomio.
Sperando in una pronta guarigione di Marco è del tutto evidente che sono gli adulti bolzanini a farci una brutta figura. “Sono rimasta sbigottita da questo racconto – commenta amara la madre – e con me anche i sanitari. Possibile che una città che si riempie la bocca di bisogno di sicurezza e solidarietà sui social non si fermi davanti ad un bambino da solo e pieno di sangue a bordo strada sulla ciclabile? Per giorni ho letto commenti scandalizzati dappertutto per un video con uno straniero che defeca in piazza del Grano e quando abbiamo l’opportunità di essere davvero utili a qualcuno nessuno si muove. Andrebbe fatto per chiunque: un anziano, una donna ma anche un qualsiasi adulto. A maggior ragione per un bambino. Sono senza parole dall’amarezza e per una città che sta diventando sempre più rancorosa e indifferente”.

