Chili di droga dalla Lombardia all’Alto Adige: traffico bloccato dai carabinieri
Dal corriere sino all’acquirente. Da chi la droga la portava nel territorio altoatesino sino a chi la riceveva per poi piazzarla sul mercato (purtroppo sempre caratterizzato da una forte domanda). È stata un’operazione antidroga da filiera completa quella portata a termine dai carabinieri della compagnia di Egna con la direzione della procura della Repubblica di Monza. Un lavoro durato diversi mesi e iniziato quasi per caso lo scorso 24 agosto a Caldaro quando una pattuglia ha fermato un uomo alla guida di un crossover fermo in un parcheggio della Strada del Vino a mezzanotte. Ai militi aveva spiegato di essere alla ricerca dell’albergo in cui pernottare ma si presentava in stato di decisa alterazione psicofisica. Una breve perquisizione ha portata alla luce 19.000 euro in contanti che il signore teneva nelle tasche dei pantaloni assieme a tra grammi di cocaina. Un’enormità di denaro che il fermato ha spiegato di aver vinto al gioco d’azzardo. Non convincendo, evidentemente, gli uomini dell’Arma che subito hanno individuato un domicilio del sospettato a Monza dove si sono recati subito alcuni investigatori. All’interno del freezer dell’abitazione e in alcune valigie riposte sotto al letto la scoperta delle forze dell’ordine: 25 chili di hashish suddivisi in 250 panetti di cui molti confezionati con un cellophane riportante il disegno di un’astronave con il logo “Planet Express Farm”. Oltre a questo erano nascosti anche 8 chili di marijuana già essiccata, tre bilancini di precisione e un grosso quantitativo di mannitolo che viene illegalmente usato per il taglio della cocaina. A quel punto l’uomo, 54 anni, è stato arrestato e portato nella casa circondariale di Monza dove è tuttora recluso in attesa di processo.

Ai carabinieri, però, interessava anche individuare il recapito della droga trasportata dal corriere. Utili, in questo senso, le analisi dei dati tecnico-informatici (presumibilmente sui device in uso all’arrestato) che hanno portato a diversi sopralluoghi in Val di Fiemme e Val di Fassa. Il supporto della compagnia di Cavalese, infine, ha permesso di individuare l’acquirente a Moena. Inizialmente il sospettato, trentenne romano, si dichiarava completamente estraneo ai fatti ma nel suo domicilio, sotto il letto, è stato trovato uno zaino con quasi due chili di cocaina, tre chili e mezzo di hashish, 40 grammi di cannabis, un bilancino di precisione e quasi 5.000 euro in contanti. Immediato è scattato l’arresto.
Le successive indagini hanno permesso di comprendere come quella di agosto fosse addirittura la terza consegna della droga dalla Lombardia al Trentino Alto Adige: un vero e proprio traffico che avveniva a cadenza mensile. Tutta la sostanza stupefacente sequestrata presentava un altissimo principio attivo per un valore sul mercato al dettaglio pari a circa 600.000 euro. “Si trattava di un importante canale di traffico di stupefacenti – commenta il comandante provinciale dei carabinieri Raffaele Rivola – e questo conferma come la nostra terra non sia solo zona di transito della droga ma anche di consumo. Purtroppo non abbiamo risultati tangibili di una contrazione della domanda”. “Siamo chiamati – conclude il comandante della compagnia di Egna Federico Seracini – a controlli antidroga di sempre maggiore intensità”.
Alan Conti

