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Il governo Meloni non rinuncia ai polli geneticamente programmati per ingrassare

All’interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice M5S Gisella Naturale ed altri 14 colleghi, il governo risponde che i polli a rapido accrescimento in Italia continueranno ad essere allevati “contro le crisi alimentari”

Nel pomeriggio di ieri il governo ha risposto all’interrogazione parlamentare sui polli broiler – selezionati geneticamente per crescere molto più in fretta – presentata da 15 senatori capeggiati dalla senatrice Naturale del Movimento 5 Stelle. L’interrogazione cita la denuncia presentata dall’organizzazione animalista Animal Equality alla commissione europea. Ma nonostante la commissione abbia riconosciuto la problematicità dell’allevamento dei polli a rapido accrescimento, in Italia non si fanno passo indietro.

IL GOVERNO RISPONDE SUI POLLI BROILER

Il sottosegretario per l’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, ha affermato che “Il miglioramento genetico in ambito allevatoriale e, nello specifico, delle specie allevate per la produzione alimentare, è in atto da decenni, con l’obiettivo di incrementare nel settore le produzioni e la loro qualità, per ovviare alle crisi alimentari, nutrizionali ed economiche di epoche, contesti e popoli.”

Il sottosegretario per l’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra

E che “Il Governo assicura quindi che “l’allevamento nell’Unione europea e in Italia si attua nel rispetto di una rigorosa normativa verticale sulla protezione del pollo da carne, che non ha eguali nel panorama internazionale”.

LE DENUNCE SUI POLLI BROILER

I polli broiler sono da anni nel mirino delle associazioni animaliste come Animal Equality, che denunciano incessantemente presso le sedi istituzionali nazionali ed europee le condizioni in cui versano questi animali il cui petto e cosce si sviluppano in modo smisurato rispetto al resto del corpo. Il peso eccessivo, che i polli non riescono a sopportare, crea loro problemi ai muscoli, agli arti e cardio-respiratori. Questa condizione determina inoltre serie difficoltà nel raggiungere acqua e cibo in autonomia.

In Italia, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica, i polli macellati sono più di 550 milioni ogni anno, il 98% sono polli a rapido accrescimento.

Mentre in Europa si valuta una legislazione che tuteli i polli da quelli che sembrano veri e propri soprusi genetici, nel nostro paese si prosegue senza tentennamenti.

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