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Hai un cane in Alto Adige? Paghi 100 euro


Come uscire dall’empasse DNA? Con una bella nuova tassa sul possesso di un #cane. “La pezza è peggio del buco” dicono in alcune regioni d’Italia ma il detto potrebbe applicarsi anche allo spirito innovativo della Provincia in ambito fiscale. Nel discreto silenzio, per ora, degli assessori italiani Marco Galateo (Fratelli d’Italia) e Christian Bianchi (Forza Italia). Anche i consiglieri provinciali italiani potrebbero affossare questa idea ma vedremo come si comporteranno in sede di citazione del disegno di legge. D’altronde non è che si possono amare gli animali solo in campagna elettorale. Vedremo. 

Bolzano, dunque, si prepara a introdurre una misura inedita in Italia: dal 2026 i turisti che viaggeranno con il proprio cane dovranno pagare una #tassa di soggiorno aggiuntiva di 1,50 euro al giorno per ogni animale. A stabilirlo è un disegno di legge firmato dall’assessore provinciale Luis Walcher, che destinerà gli incassi a interventi mirati, come la pulizia delle strade e la creazione di nuove aree cani. E fin qui tutto chiaro. 

Contestualmente, però, la #Provincia ha deciso di colpire anche i suoi cittadini reintroducendo la tassa annuale per i residenti proprietari di cani, abolita dallo Stato nel 2008L’importo ipotizzato è di circa 100 euro l’anno per animale. Esentati, almeno per i primi due anni, i cani il cui Dna risulta già registrato negli archivi veterinari. Ci mancherebbe altro visto che i proprietari hanno pagato qualcosa che, alla fine, non serviva. Un atto dovuto più che di generosità. 

Viene archiviato definitivamente, infatti, l’esperimento totalmente fallimentare del #Dna obbligatorio per risalire ai padroni che non raccolgono le deiezioni, una misura che aveva fatto discutere anche a livello internazionale ma che si è rivelata impraticabile. Come peraltro ampiamente previsto in sede di presentazione del progetto. Resta comunque in vigore l’obbligo di raccogliere gli escrementi, con multe salate comprese tra i 200 e i 600 euro per chi trasgredisce. Sostanzialmente l’Svp ha completamente fallito l’esperimento e ora tenta maggior fortuna mettendo le mani nelle tasche dei proprietari dei cani. 

«Si tratta di un provvedimento giusto – spiega #Walcher – perché riguarda esclusivamente i proprietari di cani. Altrimenti la pulizia dei marciapiedi resterebbe a carico dell’intera collettività attraverso la tassa Tasi». In effetti, va detto, sulle strade delle nostre città l’unica sporcizia sono le deiezioni canine……

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