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Bolzano abbatte 700 colombi, c’è la petizione: “Comune fermati”

Una petizione online chiede al Comune di Bolzano di ripensare all’abbattimento di 700 colombi. “Approfondite meglio le alternative alla cattura e all’uccisione. Serve una riflessione più articolata e più cultura”

C’è chi non ci sta ad accettare in silenzio che il Comune di Bolzano abbatta 700 colombi ad aprile come da ordinanza firmata dal sindaco Renzo Caramaschi. Poco dopo la circolazione della notizia sulla nota piattaforma “Change.Org” è nata una petizione virtuale per chiedere all’amministrazione comunale di valutare meglio le possibili alternative alla cattura e all’uccisione del 12% della popolazione di colombi attualmente presente in città (700 su 5.500 censiti). “Fermiamo l’abbattimento dei colombi bolzanini” il titolo della petizione che, in poche ore, ha raggiunto 276 firme (al momento in cui scriviamo). “La costruzione di colombaie artificiali, la promozione della sterilizzazione e altre pratiche sono aspetti che il Comune deve considerare di più”. Non, quindi, con un generico “ho richiesto al comitato di trovare altre soluzioni” dell’assessora all’ambiente Chiara Rabini o un veloce “tutte le alternative al momento non sono realmente praticabili” spiegato dal direttore dell’Ufficio Tutela dell’Ambiente e del Territorio. Una parte della popolazione, insomma, chiede spiegazioni più articolate. “Sarebbe anche opportuno educare maggiormente la cittadinanza su questo tema”. D’altronde l’abbattimento di 700 colombi in un mese è un fatto che non è nemmeno stato divulgato dal Comune alla popolazione con un comunicato stampa.

Portano malattie? È più rischiosa la poca igiene umana

Articolata la spiegazione della raccolta firme proposta. “I piccioni, nonostante siano spessi considerati fastidiosi o addirittura nocivi sono una parte integrante dell’ecosistema urbano. Contrariamente alla credenza popolare, oltretutto, non portatori significativi di malattie per gli esseri umani. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità certifica che le malattie trasmesse dai colombi sono estremamente rare e di solito non costituiscono una minaccia per la salute pubblica. L’Università di Cornell negli Stati Uniti ha dimostrato che la percezione comune dei piccioni come portatori di malattie è in gran parte infondata: molto più spesso il rischio di contrarre malattie deriva più dalla mancata igiene umana che non dai volatili. Dovremmo quindi riconsiderare la nostra percezione globale verso questi uccelli e proteggerli di più”.

Tengono sotto controllo zanzare e scarafaggi

In pochi, peraltro, sanno che i piccioni predano due insetti non proprio amatissimi anche a Bolzano. “Contribuiscono a controllare naturalmente la popolazione di insetti nocivi come zanzare e scarafaggi riducendo la necessità di usare pesticidi. Non solo, i colombi contribuiscono al ciclo naturale di molte piante trasportando semi e spore di piante anche con il guano. Sono elementi importanti per tutta la biodiversità urbana”. Che il sentimento popolare abbia sfumature critiche (ma, badiamo, c’è ovviamente anche chi è a favore) lo testimoniano pure i commenti alla petizione in italiano, tedesco e francese. “I colombi sono esseri speciali e non i mostri che credete” o anche “vorremmo soluzioni più etiche” e “gli animali non possono pagare l’incompetenza umana”.  L’ultimo pensiero estrapolato è quasi una preghiera: “Smettiamo di risolvere tutto uccidendo”.

Alan Conti

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